Dopo decenni in cui la parola d’ordine era delocalizzare si ritorna al valore del country brand e per valori quali design, lusso e artigianalità
Si fa presto a parlare di Made in Italy quando poi la delocalizzazione porta le aziende a produrre in Cina, o in Romania. Ma il vento sta cambiando tanto che si inizia a parlare di back to Italy specie per le aziende che hanno a che fare con prodotti top di gamma. La produzione nazionale permette oggi di lavorare sui margini e sulla strategia di vendita allâestero, mercato principe, data la situazione in Italia. Lo dice la Borsa, con il listino che assegna un premio al fattore made in Italy.