Occorre ripensare un modello di business incentrato sulla presenza nel locale, diversificando i modi per raggiungere il cliente. Che tornerà con esigenze anche psicologiche differenziate. Fondamentale sarà il ruolo della tecnologia.
Un bar in cambiamento che si attrezza per affrontare la “nuova normalità” riorganizzando gli spazi, interni (per ottimizzare i flussi) ed esterni, e il dialogo tra di essi. Adattandosi alle nuove esigenze di sicurezza, salute e fiducia. È quello pronto ad affrontare la fase 2, e oltre. Tra le prime misure? Prenotazioni via app e take away. Obiettivo: tornare a dialogare con il cliente.